UNIVERSITA’ E SISTEMA AFAM, IN FVG OLTRE 1.200 ATTENDONO LO SBLOCCO DELL’INTEGRATIVO E IL RINNOVO CONTRATTO
Richiesta rivendicata anche durante il congresso della Cisl Università, che ha rieletto a segretario Roberto Barone
Diverse sono le questioni aperte sul fronte delle Università e del sistema dell’alta formazione del Friuli Venezia Giulia. A metterle sul tavolo è stato il congresso della Cisl Università, che ha rieletto a segretario regionale Roberto Barone. A fare il punto sulle urgenze di quella che in Friuli Venezia Giulia resta una rete di eccellenza, è la segretaria della Cisl Fvg, Renata Della Ricca. “Tre – sostiene – sono le questioni-chiave di questo momento: lo sblocco dell’integrativo e il rinnovo contrattuale, la copertura dei docenti no vax e il rafforzamento del legame tra Università e scuola”. Per quanto riguarda l’integrativo, che interessa in regione, oltre 1.200 lavoratori del “reparto” tecnico-amministrativo, il nodo cruciale riguarda lo sblocco delle risorse, già sollecitato alla Ministra. Si è, infatti, verificata una situazione del tutto anomala: dopo la sigla dell’intesa per il rinnovo del contratto integrativo nazionale 2020-2021 del settore AFAM, le risorse dovute ai lavoratori non sono state trasferite nei bilanci delle singole Istituzioni, rientrando, invece, nel bilancio dello Stato come economie dell’anno 2021. Ciò comporta che dovranno essere riassegnate dal Mef, con tempi incerti e a danno del personale. Quanto, invece, alla questione del legame tra Università e scuola, la Cisl Fvg pensa innanzitutto al pesante deficit per quanto riguarda il binomio tra reclutamento e formazione dei docenti. Ad esempio, l’unica facoltà di scienze della formazione primaria presente in regione non riesce a soddisfare il fabbisogno di docenti per la scuola primaria e secondaria, se si considera che, a fronte delle centinaia di pensionamenti annuali la facoltà ne ammette allo studio solo 150/160. “Credo – commenta Della Ricca – che sia indispensabile potenziare anche i corsi universitari guardando alle alle scuole: questo è un aspetto che va costantemente tenuto sotto osservazione, in modo da creare una cinghia di trasmissione davvero efficiente tra i due sistemi, a beneficio di tutta la rete di istruzione, ma anche dell’avviamento al lavoro”. Ultimo nodo, che genera molto timore nel Sindacato, è quello della copertura dei docenti non vaccinati, con il difficile reclutamento di personale”.